giovedì 15 settembre 2016

Tutorial baffi di topo

Questa estate sono tornata in Sardegna, la mia meravigliosa terra di origine. Quando passeggio nelle sue campagne passo moltissimo tempo a guardare le piante che non si trovano nel nord Italia, annusando l’aria e osservando queste silhouette così diverse. Un tempo i bambini avevano trovato il modo di giocare con quello che la terra offriva e io mi sono divertita a immortalare i passaggi di uno di questi “giochi”.
Occorrono due steli di questa piantina che viene chiamata baffi di topo, non sono assolutamente in grado di dirvi il nome corretto ma sulla sommità vi si trovano dei ciuffotti morbidi e rotondeggianti. Avete presente il musino cicciotto di un topo? Per ottenere qualcosa di molto simile basta intrecciarne due come mostro nella fotografia e poi sfoggiarli con disinvoltura!
La prossima volta che li troverete sul vostro cammino potrete farli anche voi!

Un’altra cosa che mi diverte molto della flora sarda sono quelle che io chiamo le “piante accoglienti” o “le piante che vogliono ucciderti”! La questione è ovviamente un po’ romanzata, ma avrete notato alcune piante che non sembrano essere felici della presenza umana, a partire dal fico d’india che cerca in tutti i modi di molestare la gente con le sue spine. Ho pensato di presentarvene altre meno note, anche in questo caso senza avere nessuna nozione di botanica ma solo come se fossero i personaggi di una storia…
Fiori di Agave in Sardegna
I primi che ho immortalato sono i cactus e le agavi che nascondono i cartelli con le informazioni sul luogo. Tuttavia non me la sento di infierire troppo su queste ultime, in quanto l’evoluzione non le ha premiate: dopo che sbocciano i loro fiori, alti quanto degli alberi, le poverine muoiono. Va be’, diciamo che leggerò quanto indicato sul cartello tra qualche anno!
Poi ci sono piccoli arbusti pieni di spine che nel migliore dei casi si aggrappano ai pantaloni mentre passeggi, ma raramente si indossano i pantaloni lunghi nella stagione estiva quindi ti graffiano sistematicamente le caviglie. Infine potete incontrare altre piante simili a cardi che crescono in allegre famigliole: probabilmente quando il fiore è fresco hanno anche un aspetto grazioso, ma sul finire dell'estate assumono un'aria molto contrariata.
Per fortuna esistono anche i mirti con le loro foglioline lucide e tonde, i fiorellini bianchi e le bacche cicciotte, l’elicriso così morbido e ricco di fiori gialli e profumati, le piantine di croco… ma queste varietà si fanno notare particolarmente in primavera. Durante la torrida estate è più facile incontrare quelle con i caratteri sopra descritti!  La prossima volta che vi capiterà di fare un giro in Sardegna fateci caso, sarà come incontrare spiriti anziani che ti guardano storto… ma in fondo in fondo sono contenti di vedervi passeggiare in mezzo a loro per scoprire questa meravigliosa terra.

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