mercoledì 20 dicembre 2017

Auguri creativi per voi e per me!

Questo 2017 era iniziato in modo mooolto complicato, ma devo dire che le cose sono migliorate notevolmente. La soddisfazione più grande è stata ovviamente la pubblicazione del libro con i miei disegni... mi piace immaginare che qualcuno possa trovarlo come regalo sotto l'albero!
Se non avete ancora finito di preparare i pacchetti, siete alle strette e vi mancano i bigliettini per i vostri regali, scaricate l'immagine che apre questo post e utilizzatela per i vostri auguri ;)

Il best9 del mio 2017 mi dice che avete apprezzato i miei scarabocchi, quindi prometto che per il prossimo anno mi impegnerò ancora di più.
Auguro a tutti un nuovo anno creativo e pieno di fantasia, per vedere il mondo che ci circonda con ottimismo. Non è facile, proprio per questo credo che sia l'augurio migliore. Ci rivediamo il prossimo anno, divertitevi!

martedì 5 dicembre 2017

Un laboratorio speciale per Natale

Domenica ho partecipato al laboratorio per i lavoretti di Natale organizzato da Cascina Biblioteca per i ragazzi con disabilità intellettiva. Sono stata affiancata dagli operatori e dai bravissimi volontari che collaborano con questa associazione e dedicano i loro fine settimana ad aiutare gli altri, persone che hanno il dono di rendere ogni istante più leggero e creano un’atmosfera allegra e vivace.
Insieme abbiamo realizzato alcuni piccoli addobbi utilizzando carta e cartone e poi abbiamo realizzato un bigliettino d’auguri, che alcuni hanno trasformato in letterina per Babbo Natale.
Per la prima decorazione ho fornito loro delle sagome a forma di stella e i ragazzi le hanno riportate sul cartone e sulle carte colorate. Dopo averle ritagliate sono state incollate tra loro e abbellite con l’applicazione di bottoni di legno oppure con alcune stelline adesive. In un foro abbiamo fatto passare lo spago insieme a una perlina per consentire di appendere l’addobbo.
Siamo passati al bigliettino di auguri: su una base di cartoncino abbiamo incollato tre triangoli di carta da pacco verde per comporre un piccolo abete. Poi lo abbiamo riempito di piccoli decori di carta, legno e adesivi. Ogni bigliettino è stato poi completato con messaggi di auguri oppure con l’elenco dei regali desiderati.
Infine la decorazione più particolare: la pallina di carta! Inserendo nello spago tante striscioline di cartoncino e fissandole con alcune perline di legno, abbiamo realizzato un addobbo tridimensionale.
Vi mostro un collage dei loro lavori:
È stato bello vedere le diverse interpretazioni dello stesso progetto.
Ancora più bello il loro impegno e la soddisfazione nel realizzare i loro piccoli addobbi da portare a casa.
Vi consiglio di dedicare qualche minuto per conoscere il lavoro svolto in Cascina Biblioteca (potete consultare il loro sito dal link che ho inserito all'inizio del post), è veramente incredibile quante siano le loro attività. Non sono generosi solo a Natale! Vedere per credere.

martedì 21 novembre 2017

La letterina per Babbo Natale che aiuta tutti i bambini

Ormai manca solo un mese a Natale (giorno più, giorno meno). Per me, che vivo queste feste con lo stesso entusiasmo dei bambini, non può che essere un momento di grande fermento.
Uno dei primi passi da compiere è sfacciatamente egoistico: scrivere la letterina per Babbo Natale elencando i propri desideri. Di solito mi chiedo se sia opportuno farlo, ma questa volta posso realizzarla senza alcun senso di colpa perché il mio piccolo progetto è legato a una iniziativa benefica che mi ha conquistato subito: “Letterine per un sogno”. Ve ne parlo brevemente prima di mostrarvi come ho decorato la mia lettera...
Quest’anno nei Viridea Garden Center d'Italia verranno allestiti gli Uffici postali di Babbo Natale e da lì i bambini potranno spedire la loro letterina. Dal 3 novembre al 22 dicembre, per ogni letterina a Babbo Natale che i bambini imbucheranno nell'apposita cassetta postale collocata nei punti vendita Viridea, l’azienda donerà 1 euro alla onlus CIAI – Centro Italiano Aiuti all'Infanzia. Lo scopo dell'iniziativa è sostenere il centro educativo localizzato a Milano nel quartiere Stadera. Il progetto “Tutti al centro! – spazio educativo per bambini” prevede, in una zona milanese a elevato disagio sociale, la realizzazione di un centro educativo in cui persone competenti possano accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita e possano supportare i genitori e il sistema scolastico.

Dopo aver parlato dell'aspetto più serio possiamo dedicarci al momento più frivolo, ma non meno importante: la decorazione della carta da lettere e della busta dove elencare i regali che ci piacerebbe ricevere. I materiali necessari sono una busta e un foglio bianchi, della carta verde, della carta da pacchi, un pennarello bianco, forbici, colla e se si vuole realizzare anche il francobollo sarà utile una foratrice.
Dalla carta da pacco ho ricavato con delle pieghe e degli strappi una striscia che ricorda il profilo delle montagne. L'ho incollata nella parte bassa del foglio e ho rifilato l'eccedenza con le forbici.
A questo punto ho disegnato su un foglio il profilo di un fitto bosco di abeti e l'ho riportato sul retro della carta verde. Per rendere semplice questo passaggio basterà iniziare tracciando dei triangoli grandi e piccoli alternati tra di loro e poi aggiungendo i particolari delle fronde.
Dopo aver ritagliato con le forbici il contorno degli alberi anche questi possono essere incollati alla base del foglio, sovrapponendoli alle montagne stilizzate.
Per far aderire bene gli strati di carta è opportuno girare il foglio e premere bene con la mano; se necessario, lasciar asciugare il foglio posizionandolo sotto a un libro pesante.
Ora manca solo il tocco finale: la neve! Per realizzarla vi svelo un trucchetto di cui avevo parlato anche nel mio ebook: soffiando con forza sulla punta di un pennarello bianco molte goccioline di colore si spargeranno sul foglio in modo naturale.
Ho decorato in modo simile anche la busta, incollando altri alberelli ritagliati nella carta verde e abbelliti con l'effetto neve.
Non rimane che riempirla con i saluti al vecchio rubicondo dall'animo buono e magari qualche aneddoto che gli rammenti quanto siamo meritevoli. Però ogni lettera che si rispetti deve essere affrancata, quindi vi mostro anche come realizzare un francobollo... servono solo pochi ritagli della stessa carta utilizzata precedentemente e una pinza foratrice per decorare il bordo.
Il Natale può essere veramente più buono, grazie a iniziative come questa organizzata da Viridea. Io sono felice di aver fatto la mia piccolissima parte.
Ora vi saluto perché devo iniziare a scrivere il mio messaggio... e visto che molti dei desideri degli anni passati sono stati esauditi, vale la pena tentare anche questo anno!

martedì 7 novembre 2017

Cuscino gufo DIY

L'uscita del mio libro mi ha costretta a posticipare di qualche settimana questo post, ma non vedevo l'ora di mostrarvelo: ecco a voi il cuscino-gufo realizzato grazie al tessuto termoadesivo Marbet!
 Anche in questo caso tutto è iniziato con uno scarabocchio, le idee che mi passano per la testa sono troppe e solo quelle che approdano sulla carta hanno speranza di diventare concrete. Quando avete un'idea vi consiglio di annotarla o di fare uno schizzo, perché è il primo passo verso la loro realizzazione. Così è nato il mio gufo.
I materiali sono intuibili anche dallo sketch: una federa per cuscino tinta unita e una pezza di tessuto termoadesivo. Come strumenti occorrono il ferro da stiro e un paio di forbici affilate, un gessetto da sarta (o un pennarello) e un foglio di carta per ritagliare le parti che compongono la bestiola.
Ho disegnato un triangolo piccolo per il becco e una sorta di triangolo smussato per la testa (che deve conferire la caratteristica espressione accigliata da rapace), due occhioni utilizzando come dima una ciotolina e alcune piumette per simulare le ali. Ho ritagliato queste forme sul foglio di carta e le ho ricalcate con il gessetto da sarta sul retro della pezza termoadesiva.
A questo punto con le forbici ho tagliato ogni pezzo e li ho posizionati sul cuscino con il lato scamosciato verso l'altro e la colla a contatto con la federa. Quando si è soddisfatti della composizione bisogna fissare le parti utilizzando il ferro da stiro caldo, senza utilizzare il vapore.
Ecco il mio nuovo cuscino, viene voglia di abbracciarlo! Realizzarlo è veramente facile, ve lo garantisco.
Potete trovare i prodotti Marbet nelle mercerie e online, per una ricerca più mirata vi consiglio questo link. Mettetevi subito all'opera, sono curiosa di vedere i vostri nuovi famigli!

martedì 24 ottobre 2017

#ioleggoperché

#ioleggoperché è il nome di una bellissimo progetto che coinvolge molte librerie in tutta Italia e si pone come obiettivo di sviluppare le biblioteche scolastiche.
Sabato 21 ottobre ho partecipato attivamente a questa iniziativa insieme alla scrittrice Valentina Fioruzzi e con l'Associazione Scuola Pisacane Locatelli organizzando un laboratorio nella Libreria Centofiori di Milano. Abbiamo accompagnato i bambini alla scoperta dei racconti, discutendo insieme a loro di come nascono le storie e come nascono i disegni che le accompagnano... poi li abbiamo coinvolti in un gioco che li ha portati a dare vita al loro racconto e rappresentarne i protagonisti sulla carta facendo uso dei più svariati materiali.
Queste sono alcune immagini che mostrano il loro incredibile lavoro, dalla storia collettiva alla creazione dei personaggi:
Con l'occasione abbiamo raccontato ai bambini quale processo ha dato vita al libro scritto da Valentina e illustrato da me, rendendoli partecipi di questo lungo e splendido cammino. Qualcuno ci ha anche confidato che da grande vorrebbe fare la stessa cosa, non potremmo essere più fiere di così. Prese dall'entusiasmo abbiamo anche provato a scattarci un selfie mostrando il nostro lavoro "Spremuta di pancia", ma non siamo millennials e non ci è venuto molto bene... in ogni caso siamo felici di "averci messo anche la faccia"!
E io, perché leggo? Perché nella mia mente ogni pagina sprigiona forme e colori. Non potrei mai farne a meno, ve lo assicuro. Invece voi?
La raccolta si concluderà il 29 ottobre 2017, quindi se volete contribuire siete ancora in tempo. Buona lettura a tutti!

martedì 10 ottobre 2017

Finalmente i miei disegni in tutte le librerie!

Ne avevo parlato un anno e mezzo fa proprio su questo blog, rimanendo molto sul vago. Adesso posso finalmente svelarvi ogni dettaglio di questo progetto al quale ho lavorato moltissimo e al quale sono enormemente legata! Mi emoziono scrivendo queste righe e sicuramente sembrerò più impacciata del solito... proverò comunque a raccontarvi questa storia.

Tutto è iniziato nel 2012 quando ho realizzato le illustrazioni per alcune fiabe scritte da Valentina Fioruzzi pubblicate nella sezione Bambino del sito di Donna Moderna. La prima si intitolava "Mucche che pigolano, pulcini che nitriscono", poi ne seguirono molte altre. Non conoscevo personalmente la scrittrice, ma mi sentii subito in sintonia con lei e così decisi di cercarla... per fortuna mi ero già convertita ai social network e così fu facile. Da lì non ci siamo più perse di vista e abbiamo continuato a confrontarci e parlare dei nostri rispettivi lavori, spesso chiacchierando davanti a un dolcetto o una centrifuga di frutta. Questo fino a quando, alla fine del 2015, mi propose di illustrare una sua storia che era stata selezionata dalla casa editrice "il Ciliegio". Loro avevano visto il frutto delle nostre precedenti collaborazioni e ci avevano scelto per lavorare con loro. Da lì è iniziato questo bellissimo percorso.
Per prima cosa io e Valentina ci siamo incontrate davanti a un caffè e abbiamo diviso la storia in blocchi per distribuirla nelle 36 pagine previste dall'Editore, poi ho continuato il mio lavoro in solitaria. Non senza tenere costantemente aggiornata l'autrice! Schizzi e storyboard sono stati inviati a lei e all'editore, quindi dopo qualche modifica e dopo aver ricevuto la loro approvazione ho iniziato a realizzare i disegni definitivi e a colorarli.

Mi sono dedicata a questo lavoro per circa un anno, quindi sono molto legata ad ogni pagina del libro (anche alle illustrazioni che probabilmente adesso rifarei diversamente!), ve ne mostro qualcuna...
Il momento più difficile è stato aspettare pazientemente che il libro venisse pubblicato e distribuito nelle librerie. Quando ho potuto toccare con mano il frutto del lavoro svolto insieme a Valentina mi sono veramente emozionata! Sono un po' all'antica, ma i libri di carta per me hanno un fascino particolare. Nonostante non sia la prima volta che vedo un mio lavoro trasformarsi in pagine di un libro, non posso fare a meno di pensare che sia una procedura un po' magica.
Quale occasione migliore per un selfie? Come vedete non ci so fare e la luce non è molto azzeccata, ma descrive bene la mia emozione nel toccare con mano questo piccolo, grande lavoro. Si chiama "Spremuta di pancia" e anche lui parla di emozioni. Potete trovarlo nelle migliori librerie oppure ordinarlo sul sito dell'Editore. Buona lettura a grandi e piccini!

martedì 26 settembre 2017

Il nuovo MUJI store di Milano

Martedì scorso ho partecipato all'inaugurazione del nuovo MUJI Store di Via Torino a Milano, che si è spostato a un passo dal Duomo e ha ampliato i suoi spazi. Ricordo che fu il primo negozio di questo “marchio” in cui misi piede, più di dieci anni fa, nel pieno del mio amore incontenibile per il paese del sol levante. Amore mai esaurito. Adesso che lo stesso negozio si è spostato al civico 22, rinnovandosi e occupando tre piani (una superficie totale di 526.29 metri quadrati per un’offerta di 2500 prodotti), tornerà ad essere uno dei miei riferimenti per lo shopping.
L’allestimento presenta un design nuovo, caratterizzato da un’architettura moderna e d’impatto già intuibile dalla vetrina, ma mantiene i caratteristici materiali neutri come il legno, il ferro e i mattoni che si ritrovano anche nel negozio situato in Corso Buenos Aires. Come in quest’ultimo store, anche in Via Torino è adesso possibile trovare un desk per le personalizzazioni dei prodotti e delle confezioni, ma di questo parlerò più avanti in modo più approfondito.
Ho assistito a un’autentica cerimonia giapponese, la rottura di un barile di sake (per approfondire l’argomento vi suggerisco questo link) e poi abbiamo brindato insieme. Per chi ama le tradizioni orientali, vi anticipo che per Natale saranno acquistabili anche degli autentici portafortuna giapponesi, io non vedo l’ora di regalare un Daruma. Dal 2018 sarà poi disponibile la linea food, con una interessante offerta di snack e tè.


Arriviamo però al punto di cui mi interessa parlare: il nuovo spazio dedicato alle personalizzazioni! Chi ha visitato il negozio di Corso Buenos Aires si sarà già divertito con i timbri che vengono messi a disposizione, ma la postazione allestita in Via Torino è ancora più bella: decine di timbri per decorare i taccuini appena acquistati, ma anche i diversi sacchetti disponibili per il confezionamento di un regalo (che potranno anche essere chiusi con una cucitura realizzata al momento), gift card esclusive e una divina macchina da scrivere Olivetti Valentine a disposizione dei clienti per scrivere biglietti e dediche. Un negozio da vivere e condividere. Credo che i turisti del centro ne andranno matti e io con loro.




martedì 12 settembre 2017

Maglietta “school style” DIY

Ve lo avevo promesso prima di partire per le vacanze: i progetti dedicati ai prodotti del mondo Marbet non sono ancora finiti! Settembre è arrivato e il primo pensiero che associo a questo mese è l’inizio della scuola… quindi ecco la mia maglietta personalizzata in perfetto “school style”.
Quante volte, trovandomi in un negozio di abbigliamento, mi sono domandata con quale criterio fossero state scelte le lettere e i numeri che decorano alcune felpe e magliette? Un’infinità. Ho sempre cercato di acquistare qualcosa che avesse per me un significato, ma nessuno realizza i vestiti pensando appositamente a me. Così l’ho fatto io con questo progetto, per il quale mi sono procurata una maglietta a righe e delle toppe ricamate con la mia iniziale e con i numeri che compongono il mio anno di nascita.
Il procedimento è quello che ho già illustrato per altri progetti: le toppe ricamate termoadesive possono essere applicate sui vestiti senza utilizzare ago e filo, ma servendosi di un ferro da stiro (che io – lo ammetto – utilizzo ormai solo a questo scopo).
Per proteggere il tessuto e non rischiare di bruciarlo, basterà usare un panno, un pezzo di carta forno oppure una retina per la stiratura dei capi sintetici.
Ho posizionato sul davanti la mia iniziale e sulla schiena le cifre del mio anno di nascita. L'aspetto più bello di una personalizzazione come questa è che si può tenere conto della propria fisicità e adattarla nel migliore dei modi. Non vi ho fatto venire voglia di copiare la mia maglietta?
Adesso, da perfetta scolaretta in divisa, mi metterò a studiare… ebbene sì, anche una persona nata nel 1982 può avere voglia di ricominciare con libri e quaderni! Sarà l’aria frizzante di settembre…

P.S. Vi ricordo che potete trovare i prodotti Marbet (come le toppe ricamate che ho utilizzato per questa maglietta) nelle migliori mercerie e in particolare nei Marbet Point (sia fisici sia online, per tutte le necessità). Buon divertimento!

martedì 5 settembre 2017

Il mio taccuino da viaggio

Quando parto voglio avere con me il taccuino acquistato a Parigi nel 2006. Non sempre riesco ad aggiornarlo con schizzi e scarabocchi, ma preferisco non correre rischi ed essere attrezzata. Quest'anno mi sono assentata da casa per un periodo troppo breve inoltre il caldo mi ha dissuasa dall'avventurarmi in città, quindi ho realizzato un solo disegno mentre godevo del poco vento da un punto privilegiato della casa: il terrazzo. Un'estate pigra, insomma!
Questo è il disegno che ho realizzato, step by step: osservando una bellissima stella marina, vecchia di decenni, ho deciso di riprodurla utilizzando il bianco e il nero. Purtroppo la penna bianca appena acquistata era difettosa, così ho utilizzato un pennarellone bianco (che ho imparato ad apprezzare ai tempi della scuola del fumetto) insieme a svariati Pigma e pennarelli con la punta a pennello. Qui potete vedere i passaggi che hanno dato vita al disegno:
Al rientro invece ho lavorato alla riproduzione veloce di un rametto trovato sul balcone, una semplice erbaccia che aveva completato il suo ciclo vitale e prodotto i semi.
Il contenuto di queste pagine è un mix di luoghi ed emozioni, partenze e ritorni. Alcune le avete viste nel post dedicato al mio ultimo viaggio, ma ho pensato di mostrarvi altri due schizzi tracciati negli anni passati, sempre durante i miei viaggi a Parigi...
Questo tipo di carta mi ha svelato un nuovo modo di disegnare, che mantiene alcuni punti in comune con quello appreso durante la Scuola del Fumetto, ma che mi permette di giocare con un livello in più. Il resto hanno fatto i viaggi e le emozioni. Il desiderio di partire non si ferma mai!

martedì 1 agosto 2017

Buone Vacanze: dolci, rilassanti e DIY

Da bambina vivevo l'estate in fasi: tutto iniziava con la chiusura della scuola, che rappresentava pomeriggi in cortile con gli altri bambini dei quattro palazzoni che lo circondavano. Man mano i compagni di gioco diminuivano, in concomitanza con le partenze: all'inizio questo momento veniva accompagnato da un po' di malinconia, destinata a svanire in un attimo quando anche io ero pronta per partire con la famiglia per raggiungere la Sardegna. Allora c'era il viaggio in macchina, senza giochi o libri altrimenti avrei potuto rivoltare il mio stomaco in un attimo, sempre accompagnato dalla musica delle audiocassette di mio padre (prima nella radio a pile e poi nell'ambito impianto  autoradio); ancora mi domando come avrò fatto a quell'età a cantare le canzoni di Whitney Houston senza conoscere una parola di inglese. Arrivati al porto di Genova mio padre acquistava la Settimana Enigmistica, io potevo scegliere tra una copia di Topolino o una di Cioè con i suoi gadget imbarazzanti. A quel punto aspettavo l'imbarco leggendo e ascoltando la mia musica preferita in un walkman giallo senza il tasto rewind, conservo ancora le mie prime compilation su audiocassetta e le bimbomix ereditate da mia sorella. Con l'ultimo sguardo alla pilotina si consacrava il distacco dal continente e iniziava la vacanza.

Adesso tutto è più frenetico: non sempre interrompo il lavoro in questa stagione, quindi è il calendario a scandire il tempo con implacabile precisione. All'inizio di luglio arriva il mio compleanno, seguono i festeggiamenti insieme a francesco e il 1 agosto festeggiamo insieme anche il nostro anniversario. A questo punto possiamo rilassarci un po' ed è così che sospendo anche il blog e molte delle mie collaborazioni. Ovviamente si tratta solo di calma apparente, perché le mie giornate continuano ad essere riempite da innumerevoli attività e gran parte del tempo viene dedicata alla pianificazione del mio calendario editoriale di settembre. Giusto un po' di respiro, anche se nella mia afosa Milano. Le vacanze non seguono ritmi così precisi, infatti molto dipende dalle possibilità delle persone con le quali dovrei partire... quest'anno, per esempio, Francesco rimarrà in città per dedicarsi al suo nuovo lavoro e io ripercorrerò tappe simili a quelle della mia infanzia andando in Sardegna insieme alla mia famiglia.
Porterò con me il taccuino da viaggio e cercherò di riprendere la buona abitudine degli sketch. Sicuramente faranno capolino su Instagram! Non smetterò di disegnare anche per portare avanti i mille progetti in cantiere, quindi dopo la siesta pomeridiana conto di dedicarmi a qualche ora di lavoro accompagnata dal vento. Riuscirò a occuparmi di tutto? Come sempre le mie to-do list sembrano infinite, ma l'importante è cancellare almeno un paio di voci.

Vi lascio con l'immagine dei dolci al cocco che ho realizzato per festeggiare l'anniversario, con una base di biscotti al cocco e burro e la gelatina di ananas... si sta rivelando un'estate di dolcezza, relax e DIY! Buone vacanze a tutti, ci rivediamo a settembre.

martedì 25 luglio 2017

Disegno del logo per Pettirosso Edizioni

Ci sono progetti belli (mi perdonerete l’uso di questa parola così banale eppure insostituibile) frutto del lavoro di persone altrettanto belle ai quali non negherei la mia partecipazione per nessuna ragione. Questo è il caso della collaborazione con Laura Rimola per la creazione del logo della sua nuova casa editrice: Pettirosso Edizioni. Conosco Laura da molti anni e di lei posso dire due cose: il primo aspetto che mi sento in dovere di confermare è che si tratta di una ricercatrice seria, coerente e sempre impegnata, mentre il secondo elemento che la rende speciale è che dove cammina lei sbocciano storie. Questa immagine sarà più chiara tra un po’. Non racconterò in queste pagine gli eventi personali che ci hanno fatto incontrare, ma posso garantire che anche quelli sono stati frammenti della sua instancabile ricerca. Voglio invece concentrarmi sul giorno di settembre dello scorso anno in cui mi ha scritto per coinvolgermi nel suo progetto.

Mi arrivò un suo messaggio nel quale mi chiese di realizzare un logo per la casa editrice che desiderava fondare e mi mostrò quello che lei definì un suo scarabocchio: ai miei occhi quelle poche linee tracciate a matita apparvero subito perfette come contenuto, così ho deciso di non modificarlo significativamente e concentrarmi unicamente sulla loro trasformazione in un file grafico pulito e versatile. Ho quindi riprodotto il pettirosso stilizzato con i miei amati Pigma e dopo aver importato questa immagine l’ho trasformata in un logo vettoriale adatto a tutti gli usi.
In un secondo momento ho realizzato una variante del pettirosso con la pancia rossa-arancione e Laura nel sito l’ha inserito proprio così, in sintonia con le illustrazioni a colori delle altre sue collaboratrici. (A proposito delle immagini sul sito, avete visto le immagini meravigliose di JennaPaddey?)
Per necessità sopraggiunte in seguito abbiamo dovuto sostituire la mia scritta con una font già esistente, ma il risultato è così spontaneo da aver stupito anche me. Ed ecco che questo piccolo pettirosso ha preso il volo nel mese di aprile e, finalmente, il primo libro scritto da Laura è acquistabile da tutti.
Il titolo “Le Vergini Fiorite. Leggende e Racconti di Fiori e Fanciulle” è già abbastanza esplicativo, ma vi spiego in breve di cosa tratta: avete presente i bellissimi racconti popolari che si raccontavano un tempo? Quelli non scritti, oppure quelli di cui esistono diverse trascrizioni, ma che portano con loro un grande bagaglio culturale e spirituale… Ecco, Laura si è impegnata per ritrovarle, riportarle alla luce e ridare loro il significato più puro. La prima raccolta di queste storie ha come protagonista i fiori e le fanciulle che ne rappresentano l'incarnazione naturale.
Quella che apre il post è una mia foto del volume in questione, la splendida immagine sulla copertina è opera di Anna Speshilova (non si può dire che Laura non ami circondarsi di professioniste!)

I libri editi da Pettirosso Edizioni possono essere richiesti all’indirizzo pettirossoedizioni@gmail.com oppure possono essere acquistati tramite Amazon, IBS e i maggiori bookshop online.