martedì 30 maggio 2017

Ultimo Tour di Parigi, tra shopping e taccuini

Nel mese di marzo sono andata a fare visita alla mia sorellona che abita a Parigi da oltre 10 anni. Amo molto sia mia sorella sia la città, quindi ho trascorso una settimana meravigliosa. Vi avevo promesso che ne avrei parlato sul blog, ma quando sono rientrata a Milano mi sono ritrovata a dover gestire tanti eventi e collaborazioni che non potevano essere rimandati, quindi ho posticipato di un paio di mesi il mio piccolo resoconto.
Anche questa volta mi ha accompagnato il taccuino da viaggio acquistato molto tempo fa in un passage, quindi oltre alle foto di alcuni negozi che mi hanno colpita particolarmente vi mostrerò il lato più personale del viaggio attraverso i miei scarabocchi. Infine svelerò gli acquisti che ho fatto in quei giorni (e che hanno trasformato il peso specifico del mio piccolo trolley).

Merci - 111 Boulevard Beaumarchais
Mia sorella mi aveva parlato moltissimo di questo posto, finalmente sono riuscita a visitarlo. Inizio a dire che lo consiglio a tutti: irrinunciabile per gli appassionati di arredo, ma di grande interesse anche per chi ama l’abbigliamento, la cartoleria e la tecnologia.
Lo spazio è già da solo un ottimo motivo per una visita, infatti si tratta di una ex fabbrica (e per una persona nata e cresciuta a Milano in Via Savona è come sentirsi a casa). Gli allestimenti sono tematici e mutano di continuo, io ho potuto ammirare quello spettacolare dedicato alla primavera intitolato “Look at the Flowers” che ha trasformato per alcune settimane il negozio in un giardino surreale, dove al centro spiccavano le ricostruzioni di grandi alberi in fiore. Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica e gli scatti del mio cellulare non rendono giustizia alla magia del posto. Visitatelo!

Le Village Saint-Paul - Rue Saint-Paul
Se vi concedete una visita del Marais, il mio quartiere preferito di Parigi, fate un salto in questo complesso di cortili pieno di botteghe e atelier. Ammetto che negli ultimi anni ha perso un po’ del suo lustro e vedere molte vetrine chiuse intristisce, però secondo me merita ancora. Ha un fascino d’altri tempi e passare da un cortile all’altro è veramente rilassante.
Rue Saint-Antoine e dintorni: dopo potrete buttarvi di nuovo nello shopping più frenetico nelle vie adiacenti, tra abbigliamento, oreficerie e pasticcerie (io sono tornata a casa con una torta di grano saraceno con pepite di cioccolato, biscotti al grano saraceno e cannella e del croccante bretone, fonti di burro e felicità!)

BHV - 52 Rue de Rivoli
Il Bazar de l'Hôtel de Ville è un grande magazzino simile al nostro La Rinascente, ma è ancora più maestoso e ricco di meraviglie. Vi dico solo che l’intero seminterrato è dedicato al bricolage e il reparto di lampadine è talmente grande che vi ho trascorso mezz’ora! Non manca un piano dedicato alla cartoleria e al DIY con enormi scaffali pieni di Washi Tape (ce n’erano anche marchiati Ladurée), carte di tutti i tipi, perline, Décopatch e altri oggetti estremamente desiderabili. Non è economico, ma se è per lavoro la spesa è giustificata… no?

Lungo il Canal Saint Martin si susseguono una serie di negozi imperdibili! Vi suggerisco i due che preferisco:
Antoine et Lili - 95 Quai de Valmy
Complementi d’arredo che spaziano da Frida allo stile “jungalow” passando per le ceramiche di ispirazione giapponese fino ad arrivare ai fenicotteri rosa. Anche questo è un negozio che non può non piacere, a parte la solita pecca dei prezzi parigini.
ARTAZART - 83 Quai de Valmy
Una libreria dell’immagine che mi fa perdere la testa ogni volta! In vendita si trovano libri dedicati ad ogni tipo di arte visiva, dalle meraviglie per l’infanzia ai volumi dedicati al packaging. Almeno mezz’ora dedicatela a questo posto.

Negozi giapponesi - tra rue Sainte-Anne e rue de Richelieu
Merita di essere attraversato almeno una volta questo quartiere ricco di negozi, supermercati e ristoranti giapponesi. Situato nel pieno centro di Parigi, consente un piccolo “viaggio nel viaggio”. La volta scorsa avevo esplorato il quartiere cinese, potevo lasciarmi scappare questo? Io e mia sorella abbiamo pranzato in un piccolo ristorante e poi siamo tornate a casa con gli ingredienti per una deliziosa zuppa di miso, che lei cucina in maniera impeccabile. Io avrei acquistato tutto, in particolare il cuscino a forma di volpe che ho visto in vetrina da Le facteur n'est pas passé (26 Rue de Richelieu), ma tra kimono e daruma, borse e libri, vi assicuro che ho fatto fatica a trattenermi. Mi hanno fermato solo le dimensioni del mio trolley… come souvenir per gli amici ho acquistato qualche piccolo articolo alimentare misterioso dal packaging imbarazzante.

Fleuriste
Un discorso a parte meritano i fioristi parigini, una delizia alla quale non rinunciano in nessuna zona della città! In effetti hanno ragione: i fiori mettono di buon umore, i loro allestimenti curati sono una ricchezza per il quartiere e rendono piacevole qualsiasi passeggiata. Qualche foto sparsa…

Il mio Shopping
Cosa ho comprato come souvenir? Un piccolo portalampada in filo metallico da Merci che però non ho potuto mettere in valigia… comunque quando lo avrò assemblato ve lo mostrerò! Diversi libri per l’infanzia, perché a Parigi si trovano librerie e bancarelle in ogni angolo della città. Perché da noi si è persa questa sana abitudine? Infine le copie di marzo di Flow Magazine e di Marie Claire idées, le riviste più belle in commercio per chi come me ama DIY, illustrazione e soprattutto cerca ispirazioni tra belle immagini e impaginazioni perfette. La carta pesa e il mio bagaglio a mano ha mutato il suo peso specifico. Di questi trovate la foto sul mio profilo Instagram.

I miei appunti di viaggio…
Sul taccuino acquistato anni fa durante uno dei miei tanti giri nei passage, le piccole gallerie che attraversano i palazzi di Parigi, anche questa volta ho raccolto immagini ed emozioni. Ho iniziato scarabocchiano il mio viso che vedevo riflesso sullo schermo del mio smartphone spento (poiché senza connessione) utilizzando dei pennarellini Pigma scarichi. Poi nei giorni successivi mi sono fatta ispirare da quello che vedevo nelle vetrine, in questo modo un cactus lampada e un cactus cuscino esposti uno accanto all’altro si sono trasformati nei coniugi cactus e altri personaggi hanno scoperto una nuova esistenza sulle mie pagine. Infine una mezza giornata trascorsa insieme alla famiglia del capo di mia sorella, con l’astuccio a forma di coniglio della piccola Carolina che meritava un’illustrazione tutta sua.

Buon Viaggio!

martedì 23 maggio 2017

Incontro "Ricama con noi!" in Triennale

L'anno scorso avevo partecipato a un incontro di ricamo in triennale, ve ne avevo parlato anche qui sul blog. In quell'occasione seguendo le istruzioni di Grazia Lazzarin avevo appreso il "punto erba" e utilizzando i fogli adesivi "Custom By Me" avevo personalizzato una canottiera. Mi rendo conto adesso di non aver mai mostrato il lavoro finito, quindi rimedio oggi.
Ecco la mia maglia appena ritirata dallo stendibiancheria:
Considerando che non avevo MAI ricamato in vita mia, tutto mi sarei aspettata fuorché riuscire addirittura a scrivere in modo comprensibile al primo colpo! La comodità di questi fogli è indiscutibile, finito il lavoro si sciolgono in acqua in meno di un minuto e non lasciano residui.
Quest'anno gli appuntamenti in Triennale presentano una novità, ovvero la collaborazione tra DMC e la fantastica Serena di Cappello a bombetta, della quale tendenzialmente amo ogni lavoro. Il suo gusto giovane e anticonvenzionale, che supera le frontiere del ricamo classico per riappropriarsi di uno stile ironico e contemporaneo, è uno stimolo per chiunque: lei è la prima a giocare e divertirsi con questa tecnica, come si fa a non lasciarsi contagiare? Applicarsi seriamente senza prendersi sul serio è un metodo vincente. Ci ha illustrato alcuni punti e ci ha aiutato a immaginare il nostro ricamo.
Questa volta ho deciso di disegnare da sola la mia decorazione. Avrei voluto ricamare il colletto di una camicetta per citare una serie TV che amo molto, ma i negozi che ho visitato non mi hanno fornito niente di adatto... così ho ripiegato su un piccolo accessorio. Ho utilizzato la stessa decorazione che avevo scelto per la camicia ingrandendo il soggetto e disegnandolo sulla carta adesiva bianca. Quindi Serena mi ha insegnato il "punto satin" e ho iniziato la mia opera.
Questa volta non sono stata precisissima, lo riconosco, ma purtroppo sapevo di dover andare via prima della fine del workshop e così ho cercato di mettere il turbo. Inoltre essere seduta accanto ad alcune ragazze simpaticissime non mi ha fatto rendere conto di come stesse trascorrendo in fretta il tempo. Sono comunque molto soddisfatta perché ho portato a casa le competenze per continuare da sola il mio lavoro (e sono a quota "due punti", ormai non mi ferma più nessuno).
Prima dell'estate ci sarà ancora un appuntamento, seguite la pagina Facebook di DMC per non lasciarvi scappare questa opportunità. E non dite che non vi avevo avvisato!

martedì 16 maggio 2017

Test di stampa digitale

Sono stata selezionata per testare i servizi di stampa Saal digital, quindi oggi vi parlo dell’illustrazione che ho creato per questo scopo e del servizio che mi hanno offerto.
Per prima cosa vi racconto come è nato il mio disegno. Fino al mese scorso sono stata impegnata con la realizzazione delle illustrazioni che compariranno su un libro per l’infanzia. Verrà distribuito nelle librerie il prossimo ottobre, avrei voglia di mostrare a tutti il mio lavoro subito… invece dovrò pazientare. Così ho deciso di prendere un particolare di queste illustrazioni (cioè l’immagine di un poster appeso sulla parete di una cameretta) e rielaborarlo in una nuova illustrazione. Potendo lavorare su un grande formato di stampa e avendo la possibilità di scegliere tra molti supporti diversi, ho deciso di sbizzarrirmi con le sfumature. Ho aggiunto anche una scritta, per giudicare invece la definizione delle linee. La frase che ho scelto non è stata scritta da me, ma sul web non sono riuscita a risalire all’autore quindi se qualcuno potesse soddisfare la mia curiosità mi scriva nei commenti!

Torniamo a Saal Digital: ho effettuato l’upload del mio file direttamente dal sito, ma può essere scaricato un software gratuito per svolgere la stessa operazione e sfruttare altre opzioni. Nel mio caso l’immagine non doveva subire modifiche, quindi ho preferito ridurre al massimo i passaggi. La prima schermata che si apre permette di selezionare l’articolo, in questo caso un “fotoquadro”, dopodiché è possibile scegliere il supporto: ho deciso di stampare sul pannello composito in alluminio Dibond per vedere l’effetto di stampa di un mio disegno su un materiale insolito! Ho scelto il formato, nel mio caso completamente personalizzato e dopo aver caricato l’immagine ho scelto le modalità di invio.
Stampa e consegna sono stati completati in pochissimi giorni.
La qualità del prodotto è indiscutibile: il pannello in alluminio ha una finitura opaca che conferisce una lucentezza particolare senza causare fastidiosi riflessi inoltre sia le campiture più ampie sia le più piccole sfumature hanno un’ottima resa. I tratti realizzati in nero pieno sono leggermente in rilievo e perfettamente definiti.
Ho scelto di ricevere un prodotto senza supporto per poterlo adagiare su una mensola, ma esistono diverse possibilità di fissaggio per il muro. Inoltre ho notato che ogni tipo di luce o sfondo influisce sull'aspetto del quadro, quindi è bello poterlo spostare a piacimento.
Sul sito sono disponibili (per tutti) alcuni sconti applicabili su diversi prodotti, tra cui i fotolibri, quindi se voleste provarlo è il momento giusto per farlo. Buona stampa!

martedì 9 maggio 2017

Collage, un gioco da bambini!

Sabato ho preso parte al laboratorio creativo di un doposcuola di Milano per insegnare ad alcuni bambini della scuola elementare e media una delle tecniche che amo di più: il COLLAGE! Per rendere tutto più divertente ho pensato di far utilizzare anche i fermacampioni e poi insieme alla coordinatrice del doposcuola abbiamo aggiunto con la colla dei piccoli occhietti mobili che hanno trasformato i nostri lavori in veri e propri personaggi con cui giocare.

Per prima cosa vi mostro il mio progetto di esempio...
Per la sagoma del dinosauro ho preso spunto dal gadget di un fast food e l'ho modificata secondo le nostre necessità. Utilizzando la carta del catalogo di un'azienda di arredamento ho ritagliato tante squame partendo da alcune striscioline di carta arrotolate e le ho incollate sulla sagoma principale del dinosauro. Per le altre parti ho scelto dei ritagli di carta colorati più grandi e li ho incollati sul cartoncino, quindi ho messo insieme i pezzi con i fermacampioni.
Giunta al doposcuola ho completato il lavoro incollando un occhietto mobile e ho spiegato ai bambini la tecnica utilizzata.
A questo punto alcuni di loro hanno realizzato un proprio disegno da trasformare in collage e altri hanno deciso di utilizzare la sagoma del dinosauro che avevo preparato per loro. In questo modo sono venuti fuori dei lavori molto diversi. Mi hanno entusiasmata tutti! Per i più piccoli è stato facile disegnare i soggetti senza paura, ma hanno avuto più difficoltà nel ritagliare la carta e nel maneggiare la colla stick, mentre i più grandi hanno dimostrato di avere tutte le competenze per realizzare il collage anche se con qualche titubanza al momento di disegnare il proprio personaggio.

Ecco le meraviglie che hanno realizzato (click sulla foto per ingrandirla)
La carta colorata è stata ricavata dalle pagine di cataloghi e vecchie riviste mentre le sagome in cartoncino sono state ritagliate dalle confezioni di merende e cioccolatini. Ai materiali di riciclo abbiamo aggiunto la colla, i fermacampioni e gli occhi. Un'attività semplice e poco dispendiosa che permette di allenare diverse competenze (disegno, precisione nel taglio, uso della colla, scelta dei colori) finalizzata all'idea di gioco. Io di sicuro mi sono divertita!

Tra poche settimane su Paper Project troverete le indicazioni passo-passo per realizzare un pesciolino...

martedì 2 maggio 2017

Bomboniere DIY: come abbinare i materiali

In passato ho realizzato due tableau de marriage molto diversi tra loro e ho allestito dei photo booth, queste attività mi hanno dato molta soddisfazione quindi ho sempre desiderato approfondire il tema "matrimonio".  Da poco ho ricevuto in omaggio dall'azienda Atelier Creative alcuni materiali per la realizzazione di bomboniere fai da te e così mi sono cimentata per la prima volta con questo oggetto. Nel pacco ho trovato tre tipi di sacchetto porta confetti, tre tipologie di fiori per arricchirli e tre bobine di nastro in raso.
Alcuni abbinamenti sembravano più ovvi e quasi scontati, così ho voluto mischiare le carte e vedere cosa poteva risultare da accostamenti meno prevedibili...

- Bomboniera country colorata
I primi sacchettini mi hanno fatto venire subito in mente una festa vivace e campagnola, così ho pensato di utilizzare un mix di confetti colorati oppure delle caramelle. Nel primo caso ho abbinato un fiore nei toni del rosa pesca ad alcuni nastri di raso, nel secondo esperimento invece ho aggiunto solo il più classico fiore bianco per rendere più semplice l'insieme.
Per aggiungere i nomi, da scrivere rigorosamente utilizzando inchiostri nelle tonalità dei fiori stampati sul tessuto, ho tagliato un'etichetta con una fustella.

- Bomboniera country chic
Questo è il sacchetto che mi è piaciuto maggiormente, infatti alla tela grezza è stato applicato un tulle ricamato con fiori bianchi e piccole spirali, decisamente country chic! Ho provato sia l'abbinamento con i fiori in tela verde e naturale, sia quello con il fiore rosa pesca, nel primo caso aggiungendo l'etichetta di carta insieme a un piccolo campanello argentato e nel secondo utilizzando un fiore intagliato con la fustella nella carta da pacchi. Qui i nomi potranno essere scritti a mano oppure utilizzando dei timbri.

- Bomboniera shabby chic
L'ultimo sacchetto era quello più elegante, con il tessuto esterno bianco a costine lucide e l'interno in tela dalla trama finissima, quindi ho deciso di "smorzarlo" un po'. Ho pensato di conferirgli un'aria shabby chic mettendo al posto dell'etichetta un ciondolo a forma di cuore colorato di bianco, legato allo spago insieme ad alcuni campanellini, oppure utilizzando della rafia naturale per fissare un fiore in tela e l'etichetta tagliata nella carta da pacchi. I nomi dovranno essere rigorosamente scritti a mano in bella grafia.

Questi pochi elementi potrebbero essere mixati ancora per ottenere altri effetti diversi, non ci sono limiti! basta veramente poco per caratterizzare un oggetto apparentemente banale come il sacchetto porta confetti.
Potete trovare questi e altri articoli nell'e-commerce di Atelier Creative consultando la sezione Fai da te. Lasciatevi ispirare!