Nel mese di
marzo sono andata a fare visita alla mia sorellona che abita a Parigi da oltre 10 anni. Amo molto sia
mia sorella sia la città, quindi ho trascorso una settimana meravigliosa. Vi
avevo promesso che ne avrei parlato sul blog, ma quando sono rientrata a Milano
mi sono ritrovata a dover gestire tanti eventi e collaborazioni che non
potevano essere rimandati, quindi ho posticipato di un paio di mesi il mio
piccolo resoconto.
Anche questa
volta mi ha accompagnato il taccuino da viaggio acquistato molto tempo fa in un
passage, quindi oltre alle foto di
alcuni negozi che mi hanno colpita particolarmente vi mostrerò il lato più
personale del viaggio attraverso i miei scarabocchi. Infine svelerò gli acquisti
che ho fatto in quei giorni (e che hanno trasformato il peso specifico del mio
piccolo trolley).
Merci - 111 Boulevard Beaumarchais
Mia sorella
mi aveva parlato moltissimo di questo posto, finalmente sono riuscita a
visitarlo. Inizio a dire che lo consiglio a tutti: irrinunciabile per gli
appassionati di arredo, ma di grande interesse anche per chi ama
l’abbigliamento, la cartoleria e la tecnologia.
Lo spazio è
già da solo un ottimo motivo per una visita, infatti si tratta di una ex
fabbrica (e per una persona nata e cresciuta a Milano in Via Savona è come
sentirsi a casa). Gli allestimenti sono tematici e mutano di continuo, io ho
potuto ammirare quello spettacolare dedicato alla primavera intitolato “Look at
the Flowers” che ha trasformato per alcune settimane il negozio in un giardino
surreale, dove al centro spiccavano le ricostruzioni di grandi alberi in fiore.
Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica e gli scatti del mio
cellulare non rendono giustizia alla magia del posto. Visitatelo!
Le
Village Saint-Paul - Rue
Saint-Paul
Se vi
concedete una visita del Marais, il mio quartiere preferito di Parigi, fate un
salto in questo complesso di cortili pieno di botteghe e atelier. Ammetto che
negli ultimi anni ha perso un po’ del suo lustro e vedere molte vetrine chiuse
intristisce, però secondo me merita ancora. Ha un fascino d’altri tempi e
passare da un cortile all’altro è veramente rilassante.
Rue
Saint-Antoine e dintorni: dopo
potrete buttarvi di nuovo nello shopping più frenetico nelle vie adiacenti, tra
abbigliamento, oreficerie e pasticcerie (io sono tornata a casa con una torta
di grano saraceno con pepite di cioccolato, biscotti al grano saraceno e
cannella e del croccante bretone, fonti di burro e felicità!)
BHV - 52 Rue de Rivoli
Il Bazar de
l'Hôtel de Ville è un grande magazzino simile al nostro La Rinascente, ma è
ancora più maestoso e ricco di meraviglie. Vi dico solo che l’intero
seminterrato è dedicato al bricolage e il reparto di lampadine è talmente
grande che vi ho trascorso mezz’ora! Non manca un piano dedicato alla
cartoleria e al DIY con enormi scaffali pieni di Washi Tape (ce n’erano anche
marchiati Ladurée), carte di tutti i tipi, perline, Décopatch e altri oggetti
estremamente desiderabili. Non è economico, ma se è per lavoro la spesa è
giustificata… no?
Lungo il Canal Saint Martin si susseguono una
serie di negozi imperdibili! Vi suggerisco i due che preferisco:
Antoine et Lili - 95 Quai de Valmy
Complementi
d’arredo che spaziano da Frida allo stile “jungalow” passando per le ceramiche
di ispirazione giapponese fino ad arrivare ai fenicotteri rosa. Anche questo è
un negozio che non può non piacere, a parte la solita pecca dei prezzi parigini.
Una libreria
dell’immagine che mi fa perdere la testa ogni volta! In vendita si trovano
libri dedicati ad ogni tipo di arte visiva, dalle meraviglie per l’infanzia ai
volumi dedicati al packaging. Almeno mezz’ora dedicatela a questo posto.
Negozi giapponesi - tra rue Sainte-Anne e rue de Richelieu
Merita di
essere attraversato almeno una volta questo quartiere ricco di negozi,
supermercati e ristoranti giapponesi. Situato nel pieno centro di Parigi, consente
un piccolo “viaggio nel viaggio”. La volta scorsa avevo esplorato il quartiere
cinese, potevo lasciarmi scappare questo? Io e mia sorella abbiamo pranzato in
un piccolo ristorante e poi siamo tornate a casa con gli ingredienti per una
deliziosa zuppa di miso, che lei cucina in maniera impeccabile. Io avrei acquistato
tutto, in particolare il cuscino a forma di volpe che ho visto in vetrina da Le facteur n'est pas passé (26 Rue de
Richelieu), ma tra kimono e daruma, borse e libri, vi assicuro che ho
fatto fatica a trattenermi. Mi hanno fermato solo le dimensioni del mio trolley…
come souvenir per gli amici ho acquistato qualche piccolo articolo alimentare
misterioso dal packaging imbarazzante.
Fleuriste
Un discorso
a parte meritano i fioristi parigini, una delizia alla quale non rinunciano in nessuna
zona della città! In effetti hanno ragione: i fiori mettono di buon umore, i
loro allestimenti curati sono una ricchezza per il quartiere e rendono
piacevole qualsiasi passeggiata. Qualche foto sparsa…
Il mio Shopping
Cosa ho
comprato come souvenir? Un piccolo portalampada in filo metallico da Merci che però non ho potuto mettere in
valigia… comunque quando lo avrò assemblato ve lo mostrerò! Diversi libri per l’infanzia,
perché a Parigi si trovano librerie e bancarelle in ogni angolo della città.
Perché da noi si è persa questa sana abitudine? Infine le copie di marzo di Flow
Magazine e di Marie Claire idées, le riviste più belle in commercio per chi
come me ama DIY, illustrazione e soprattutto cerca ispirazioni tra belle
immagini e impaginazioni perfette. La carta pesa e il mio bagaglio a mano ha
mutato il suo peso specifico. Di questi trovate la foto sul mio profilo Instagram.
I miei appunti di viaggio…
Sul taccuino
acquistato anni fa durante uno dei miei tanti giri nei passage, le piccole gallerie che attraversano i palazzi di Parigi, anche
questa volta ho raccolto immagini ed emozioni. Ho iniziato scarabocchiano il
mio viso che vedevo riflesso sullo schermo del mio smartphone spento (poiché
senza connessione) utilizzando dei pennarellini Pigma scarichi. Poi nei giorni
successivi mi sono fatta ispirare da quello che vedevo nelle vetrine, in questo
modo un cactus lampada e un cactus cuscino esposti uno accanto all’altro si
sono trasformati nei coniugi cactus e altri personaggi hanno scoperto una nuova
esistenza sulle mie pagine. Infine una mezza giornata trascorsa insieme alla
famiglia del capo di mia sorella, con l’astuccio a forma di coniglio della
piccola Carolina che meritava un’illustrazione tutta sua.
Buon Viaggio!
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