La scorsa settimana sono stata ispirata da Barbara, una blogger con la quale scambio sempre con piacere opinioni e riflessioni, su un argomento che mi sta molto a cuore: stimolare la creatività. Esistono dei metodi efficaci? In particolare voglio soffermarmi su un paio di approcci che ritengo vincenti con i bambini, ma vorrei fornire due consigli anche per gli adulti che desiderano allenare la loro creatività.
CREATIVITA’ PER I BAMBINI
I bambini
hanno una fantasia sconfinata, spesso superano le nostre aspettative e vanno
oltre i limiti razionali che ci poniamo noi adulti. Allora perché è necessario fare qualcosa per incrementarla? Non voglio sembrare una vecchia
cinica e anacronistica, però la grande quantità di giochi a disposizione dei
bambini del ventunesimo secolo ha assopito la loro creatività. Ho chiaro il
ricordo di quando mi annoiavo durante la mia infanzia e in quei momenti ero spinta a
inventare un nuovo gioco oppure scatenavo la fantasia per disegnare e inventare
storie. Esiste ancora la noia? Io cerco di ovviare a questo problema in due
modi:
- Mettere i
bambini di fronte a una sfida
Quando mi
trovo a tenere dei laboratori per i più piccoli, loro non sempre iniziano il
lavoro con entusiasmo. A volte chiedono che sia io a svolgere i compiti che
ritengono più difficili senza neanche provare da soli. Allora cerco di agire in
questo modo: dopo aver mostrato loro alcuni esempi realizzati da me,
chiedo loro che altro si potrebbe fare (Tu che cosa faresti? Qual è il tuo
colore preferito? Che animale ti piace?) e poi li metto davanti alla sfida più
importante dicendo “Fammi vedere!” A quel punto partono in quarta, felici di avere conquistato il
mio interesse e volenterosi di dimostrarmi che la loro idea può funzionare. Perché
le sfide più belle non sono quelle per superare gli altri, bensì quelle con noi
stessi.
- Attirare
da subito la loro attenzione
Io uso
questo approccio anche quando racconto una storia a un bambino. Mi è capitato
con la nipotina: talvolta chiede che le venga raccontata la storia della
buonanotte solo per ricevere attenzioni, ma io voglio anche che la segua con
interesse e che immagini ciò che le viene raccontato. Così per prima cosa
introduco l’argomento. La storia ha come protagonista un pesciolino? Le chiedo
se sappia che aspetto hanno e me lo faccio descrivere, a questo punto inizio il
mio racconto sapendo che nella sua mente il personaggio ha già preso forma. L’attenzione
del bambino si ottiene rendendolo partecipe. Questo riguarda ogni forma di
creatività, abituare i bambini a visualizzare qualcosa è solo il primo passo.
CREATIVITA’ PER GLI ADULTI
Anche noi
adulti abbiamo bisogno di qualche stimolo, anche se per ragioni diverse. Siamo
sempre di corsa e la fretta è la nemica giurata della creatività. Io alleno la
mia mente con questi metodi:
- Guardarsi
intorno e prendere appunti
Siamo
circondati da tantissimi stimoli, come i bambini, però subirli in modo passivo
non è costruttivo. Provate a soffermarvi sui particolari anziché essere vittime
dei messaggi che ci piombano addosso. Per esempio quando passo davanti a un
negozio cerco di non agire solo come un’ignara acquirente che deve essere
spinta verso un acquisto, ma mi soffermo sugli allestimenti e su ciò che mi
emoziona. Che cosa posso trarre da questa esperienza? Spesso capendo che cosa
mi colpisce riesco a ottenere lo stesso risultato con quello che già posseggo,
senza acquistare qualcosa di nuovo (e quasi sicuramente superfluo). Però spesso
non basta, perché siamo martellati da troppi segnali e finiamo per dimenticarci
anche le nostre stesse riflessioni. Come rimediare? Prendendo appunti. Io amo
annotare tutto a mano e durante i viaggi realizzo degli schizzi di ciò che
vedo, ma può essere un inizio anche solo scrivere qualche parola sulle note
dello smartphone che è sempre con noi.
- Non
accontentarsi della prima idea
Lo ripeteva
spesso il mio primo insegnante di sceneggiatura Diego Cajelli: “Buona la terza”!
Questa regola non si adatta solo alla scrittura creativa, ma a ogni ambito
della creatività. Spesso ci accontentiamo della prima idea che nasce nella
nostra mente, ma in questo modo sacrifichiamo tantissime alternative più
efficaci. Io cerco sempre di non dimenticare questo insegnamento e applicarlo
anche alle scelte meno importanti. Devo scattare una foto per Instagram? Ne
scatto tre e scelgo quella che comunica in modo più efficace il tema che ho scelto.
Devo mandare una proposta per un lavoro? Faccio tre sketch diversi e mando i
due che mi sembrano migliori. Pensate di non avere abbastanza tempo?
Ricordatevi che il tempo è perso quando si rivela infruttuoso, mentre se viene
impiegato per ottenere un risultato migliore è tempo speso bene.
Siete pronti
per mettervi alla prova? Buon lavoro!
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