martedì 5 maggio 2020

Souvenir fai da te

Quest'anno avevo in programma molti viaggi, ma a causa dell'emergenza sanitaria ho rinunciato a ogni spostamento (perdendo i soldi spesi per i biglietti, ma visto quello che accade è un piccolo sacrificio che sono fiera di aver compiuto): guidata dal wanderlust ho ripensato al viaggio dell'anno scorso e ai souvenir che ho portato agli amici e ho deciso di mostrarveli meglio perché rientrano a pieno titolo nel DIY.

Era febbraio 2019, mi ero recata a Parigi per andare a trovare mia sorella (cosa che di solito faccio con una discreta frequenza, ma adesso non so quando potrò passare di nuovo un po' di tempo in sua compagnia). In una bancarella avevo acquistato un libro usato molto vecchio e rovinato con l'obiettivo di sfruttare le sue pagine come sfondo per alcuni disegni. Ho pensato che alcuni scorci parigini sarebbero stati il soggetto perfetto per queste illustrazioni. Quando ho preparato l'esame di 'Comunicazione letteraria nell'Italia novecentesca' ho appreso che il termine souvenir in origine si riferiva proprio ai disegni realizzati dai giovani rampolli durante i loro viaggi di formazione per l'età adulta: molti di loro erano abili nel disegno, altri si portavano artisti al seguito per immortalare ciò che vedevano durante il viaggio. Così ho fatto anche io per portare un ricordo del mio viaggio agli amici più cari.

Questi piccoli regali mi hanno anche permesso di non occupare troppo spazio in valigia e non è un fattore secondario per me che viaggio solo con il bagaglio a mano!

Oltre a realizzare i souvenir per gli amici ho poi voluto giocare con qualche disegno per me e Francesco e ho utilizzato anche delle matite colorate. Quando sono a Parigi mi viene sempre voglia di disegnare e mi rilasso, è la mia terapia.

Per un po' i viaggi saranno solo un ricordo, proprio come questi souvenir... ma sono sicura che appena ne avremo di nuovo la possibilità sapremo apprezzarli ancora di più.

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