Qualche mese
fa avevo scritto un pezzo per Paper Project dove raccontavo “Il potere educativo del fai da te”
attraverso l’esperienza della coordinatrice di un doposcuola parrocchiale di Milano e la scorsa settimana sono stata
invitata a partecipare a un loro laboratorio. Si è trattato di una bellissima
esperienza quindi ci tengo a raccontarla.
L’idea alla base di questo incontro consisteva nell'ascoltare alcune storie e disegnarle insieme ai bambini: a loro disposizione c’erano sia fogli bianchi sia segnalibri e schede da colorare per chi non si sentiva autonomo.
L’idea alla base di questo incontro consisteva nell'ascoltare alcune storie e disegnarle insieme ai bambini: a loro disposizione c’erano sia fogli bianchi sia segnalibri e schede da colorare per chi non si sentiva autonomo.
Appena ha
avuto inizio la narrazione ho incominciato a illustrare insieme a Dalia, una volontaria del doposcuola dotata di
grande talento per il disegno, mentre tanti occhi curiosi si alzavano dai loro
fogli per osservare il mio sul quale prendeva forma un drago. Abituata a
disegnare in solitudine mi sono dovuta adattare alla condivisione dello spazio
con piccole braccia che si protendevano per raggiungere i colori al centro del
tavolo o che inavvertitamente mi urtavano, ma mi sono lasciata coinvolgere in
fretta dal loro entusiasmo e in poche pennellate ho concluso il disegno. Quando
il racconto è terminato abbiamo rotto il silenzio e iniziato a scambiarci
consigli. Qualcuno ha chiesto un parere sul suo lavoretto, altri hanno voluto
informazioni sugli strumenti utilizzati da me (li ho stupiti con uno spazzolino
da denti) e infine sono piovute tante richieste di disegni. Per rendere l’esperienza
più “didattica” non ho voluto limitarmi a riprodurre l’immagine in più copie ma
ho deciso di spiegare come si costruisce la struttura di un'illustrazione e far aggiungere a loro tutti i
particolari per completarla. In questo modo hanno ottenuto disegni molto personalizzati e ai
draghi cattivi si sono affiancati draghi allegri custodi di dolciumi o draghi
femmina con fiocco in testa e ciglia lunghe.
Come accade
sempre, anche questa volta i bambini hanno saputo stupirmi: quando passavo a
spiegare la procedura per "costruire" un disegno al bambino successivo (visto che nel frattempo si era creata una vera
e propria lista d’attesa) era stato così attento durante la spiegazione
precedente che sapeva ripetere le mie esatte parole. Alla faccia di chi dice
che non stanno attenti quando gli si insegna qualcosa! In realtà sono dotati di
un’enorme curiosità che non vedono l’ora di saziare.
Inoltre
ammetto di aver provato un’enorme tenerezza quando mi chiamavano “maestra” e se non fosse arrivato
l’orario della merenda probabilmente avrei continuato a disegnare fino a sera.
Alcuni di loro non volevano smettere perché a casa non avrebbero avuto la
possibilità di usare gli stessi materiali che il doposcuola mette a
disposizione e anche questo mi ha fatto capire quale opportunità costituisca questo luogo soprattutto per bambini che
hanno scarse disponibilità economiche.
In
definitiva, sono veramente felice di aver preso parte a questo laboratorio e aver potuto dare il mio
piccolo contributo. Tuttavia i miei complimenti vanno soprattutto alla
coordinatrice Sabrina, che ogni volta si impegna per trovare nuovi stimoli e riesce
a farli divertire ed educarli allo stesso tempo. Spero che altre realtà come
queste accompagnino tutti i bambini nella loro crescita.
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