martedì 26 settembre 2017

Il nuovo MUJI store di Milano

Martedì scorso ho partecipato all'inaugurazione del nuovo MUJI Store di Via Torino a Milano, che si è spostato a un passo dal Duomo e ha ampliato i suoi spazi. Ricordo che fu il primo negozio di questo “marchio” in cui misi piede, più di dieci anni fa, nel pieno del mio amore incontenibile per il paese del sol levante. Amore mai esaurito. Adesso che lo stesso negozio si è spostato al civico 22, rinnovandosi e occupando tre piani (una superficie totale di 526.29 metri quadrati per un’offerta di 2500 prodotti), tornerà ad essere uno dei miei riferimenti per lo shopping.
L’allestimento presenta un design nuovo, caratterizzato da un’architettura moderna e d’impatto già intuibile dalla vetrina, ma mantiene i caratteristici materiali neutri come il legno, il ferro e i mattoni che si ritrovano anche nel negozio situato in Corso Buenos Aires. Come in quest’ultimo store, anche in Via Torino è adesso possibile trovare un desk per le personalizzazioni dei prodotti e delle confezioni, ma di questo parlerò più avanti in modo più approfondito.
Ho assistito a un’autentica cerimonia giapponese, la rottura di un barile di sake (per approfondire l’argomento vi suggerisco questo link) e poi abbiamo brindato insieme. Per chi ama le tradizioni orientali, vi anticipo che per Natale saranno acquistabili anche degli autentici portafortuna giapponesi, io non vedo l’ora di regalare un Daruma. Dal 2018 sarà poi disponibile la linea food, con una interessante offerta di snack e tè.


Arriviamo però al punto di cui mi interessa parlare: il nuovo spazio dedicato alle personalizzazioni! Chi ha visitato il negozio di Corso Buenos Aires si sarà già divertito con i timbri che vengono messi a disposizione, ma la postazione allestita in Via Torino è ancora più bella: decine di timbri per decorare i taccuini appena acquistati, ma anche i diversi sacchetti disponibili per il confezionamento di un regalo (che potranno anche essere chiusi con una cucitura realizzata al momento), gift card esclusive e una divina macchina da scrivere Olivetti Valentine a disposizione dei clienti per scrivere biglietti e dediche. Un negozio da vivere e condividere. Credo che i turisti del centro ne andranno matti e io con loro.




martedì 12 settembre 2017

Maglietta “school style” DIY

Ve lo avevo promesso prima di partire per le vacanze: i progetti dedicati ai prodotti del mondo Marbet non sono ancora finiti! Settembre è arrivato e il primo pensiero che associo a questo mese è l’inizio della scuola… quindi ecco la mia maglietta personalizzata in perfetto “school style”.
Quante volte, trovandomi in un negozio di abbigliamento, mi sono domandata con quale criterio fossero state scelte le lettere e i numeri che decorano alcune felpe e magliette? Un’infinità. Ho sempre cercato di acquistare qualcosa che avesse per me un significato, ma nessuno realizza i vestiti pensando appositamente a me. Così l’ho fatto io con questo progetto, per il quale mi sono procurata una maglietta a righe e delle toppe ricamate con la mia iniziale e con i numeri che compongono il mio anno di nascita.
Il procedimento è quello che ho già illustrato per altri progetti: le toppe ricamate termoadesive possono essere applicate sui vestiti senza utilizzare ago e filo, ma servendosi di un ferro da stiro (che io – lo ammetto – utilizzo ormai solo a questo scopo).
Per proteggere il tessuto e non rischiare di bruciarlo, basterà usare un panno, un pezzo di carta forno oppure una retina per la stiratura dei capi sintetici.
Ho posizionato sul davanti la mia iniziale e sulla schiena le cifre del mio anno di nascita. L'aspetto più bello di una personalizzazione come questa è che si può tenere conto della propria fisicità e adattarla nel migliore dei modi. Non vi ho fatto venire voglia di copiare la mia maglietta?
Adesso, da perfetta scolaretta in divisa, mi metterò a studiare… ebbene sì, anche una persona nata nel 1982 può avere voglia di ricominciare con libri e quaderni! Sarà l’aria frizzante di settembre…

P.S. Vi ricordo che potete trovare i prodotti Marbet (come le toppe ricamate che ho utilizzato per questa maglietta) nelle migliori mercerie e in particolare nei Marbet Point (sia fisici sia online, per tutte le necessità). Buon divertimento!

martedì 5 settembre 2017

Il mio taccuino da viaggio

Quando parto voglio avere con me il taccuino acquistato a Parigi nel 2006. Non sempre riesco ad aggiornarlo con schizzi e scarabocchi, ma preferisco non correre rischi ed essere attrezzata. Quest'anno mi sono assentata da casa per un periodo troppo breve inoltre il caldo mi ha dissuasa dall'avventurarmi in città, quindi ho realizzato un solo disegno mentre godevo del poco vento da un punto privilegiato della casa: il terrazzo. Un'estate pigra, insomma!
Questo è il disegno che ho realizzato, step by step: osservando una bellissima stella marina, vecchia di decenni, ho deciso di riprodurla utilizzando il bianco e il nero. Purtroppo la penna bianca appena acquistata era difettosa, così ho utilizzato un pennarellone bianco (che ho imparato ad apprezzare ai tempi della scuola del fumetto) insieme a svariati Pigma e pennarelli con la punta a pennello. Qui potete vedere i passaggi che hanno dato vita al disegno:
Al rientro invece ho lavorato alla riproduzione veloce di un rametto trovato sul balcone, una semplice erbaccia che aveva completato il suo ciclo vitale e prodotto i semi.
Il contenuto di queste pagine è un mix di luoghi ed emozioni, partenze e ritorni. Alcune le avete viste nel post dedicato al mio ultimo viaggio, ma ho pensato di mostrarvi altri due schizzi tracciati negli anni passati, sempre durante i miei viaggi a Parigi...
Questo tipo di carta mi ha svelato un nuovo modo di disegnare, che mantiene alcuni punti in comune con quello appreso durante la Scuola del Fumetto, ma che mi permette di giocare con un livello in più. Il resto hanno fatto i viaggi e le emozioni. Il desiderio di partire non si ferma mai!