martedì 5 settembre 2017

Il mio taccuino da viaggio

Quando parto voglio avere con me il taccuino acquistato a Parigi nel 2006. Non sempre riesco ad aggiornarlo con schizzi e scarabocchi, ma preferisco non correre rischi ed essere attrezzata. Quest'anno mi sono assentata da casa per un periodo troppo breve inoltre il caldo mi ha dissuasa dall'avventurarmi in città, quindi ho realizzato un solo disegno mentre godevo del poco vento da un punto privilegiato della casa: il terrazzo. Un'estate pigra, insomma!
Questo è il disegno che ho realizzato, step by step: osservando una bellissima stella marina, vecchia di decenni, ho deciso di riprodurla utilizzando il bianco e il nero. Purtroppo la penna bianca appena acquistata era difettosa, così ho utilizzato un pennarellone bianco (che ho imparato ad apprezzare ai tempi della scuola del fumetto) insieme a svariati Pigma e pennarelli con la punta a pennello. Qui potete vedere i passaggi che hanno dato vita al disegno:
Al rientro invece ho lavorato alla riproduzione veloce di un rametto trovato sul balcone, una semplice erbaccia che aveva completato il suo ciclo vitale e prodotto i semi.
Il contenuto di queste pagine è un mix di luoghi ed emozioni, partenze e ritorni. Alcune le avete viste nel post dedicato al mio ultimo viaggio, ma ho pensato di mostrarvi altri due schizzi tracciati negli anni passati, sempre durante i miei viaggi a Parigi...
Questo tipo di carta mi ha svelato un nuovo modo di disegnare, che mantiene alcuni punti in comune con quello appreso durante la Scuola del Fumetto, ma che mi permette di giocare con un livello in più. Il resto hanno fatto i viaggi e le emozioni. Il desiderio di partire non si ferma mai!

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